Nel precedente articolo sono stati spiegati gli stati principali di validità e scadenza di un dominio .it e in questo, invece, approfondirò il meccanismo del Drop Time, processo che interviene dopo lo stato pending delete / pending delete.

Ricapitolo brevemente gli stati principali (a mio avviso) del dominio it, i primi due sono riferiti ai domini attivi, i secondi a quelli scaduti:

  • ok

  • ok / autorenew period

  • pending delete / redemption period

  • pending delete / pending delete

Come abbiamo visto i domini .it, alla scadenza passano in ok / autorenew period (grace period di 10 giorni in cui il rinnovo non ha costi aggiuntivi) e successivamente, in mancanza del rinnovo, lo stato passa a pending delete / redemption period.

Lo stato pending delete / redemption period ha una durata di 30 giorni e le uniche operazioni permesse in questo periodo sono il recupero e il rinnovo del dominio da parte dell’attuale Registrar. In mancanza di qualsiasi operazione, il dominio passa nello stato di cancellazione ovvero: pending delete / pending delete.

Cosa succede ai domini la cui cancellazione è precedente alla data di scadenza?

I domini hanno una validità annuale, la quale decorre dal giorno della registrazione o dall’ultima modifica, ad esempio il cambio del Registrar. Il registrante ha comunque la possibilità di richiederci la cancellazione del dominio in qualsiasi momento a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. La cancellazione anticipata non comporta costi di gestione della pratica ma non prevede il rimborso del costo di registrazione o rinnovo sostenuto. Il comando di cancellazione del dominio comporta che lo stesso venga impostato nello stato pending delete / redemption period per 30 giorni e segua l’iter di cancellazione previsto dal Registro.

Come funziona nello specifico il meccanismo di cancellazione denominato Drop Time?

Alle ore 01 AM di ogni giorno il Registro crea in automatico le liste di cancellazione che contengono i domini che il giorno precedente si trovavano in pending delete / pending delete. Le liste sono suddivise in: cancellazioni odierne e prossime cancellazioni ed entrambe prevedono un orario specifico ovvero 09 del mattino e 04 del pomeriggio. Le liste sono pubblicate in:

https://www.nic.it/droptime/

Per spiegare meglio il meccanismo di cancellazione dei domini, vi farò un esempio semplice prendendo come esempio il dominio pippo .it. Supponiamo che il dominio pippo .it sia in pending delete / pending delete da questa mattina:

  • Giorno 1: il dominio pippo .it è in pending delete / pending delete

  • Giorno 2: alle ore 01 AM il dominio viene inserito dal Registro nelle liste di cancellazione

I domini verranno suddivisi in due liste e cancellati alle ore 9 o 16 del giorno 4 (dopodomani)

  • Giorno 4 ore 16 (esempio): dominio viene cancellato definitivamente

Tips e conclusioni!

I domini .edu.it sono esclusi da questo meccanismo pertanto in caso di cancellazione, trascorsi 30 giorni nello stato di pending delete/ redemption period, passano subito nello stato di pending delete / pending delete e cancellati definitivamente il giorno successivo.

I domini .it non sono prenotabili e possono essere registrati liberamente a cancellazione avvenuta. Proprio per questo motivo vi consiglio di prestare attenzione alla scadenza e ai tempi di ripristino in modo da non arrivare all’ultimo giorno disponibile, benchè la nostra assistenza clienti sia veloce ed offra ben 12 ore di servizio al giorno, l’operazione di restore (verrà eseguita a pagamento ricevuto) necessità comunque di una gestione manuale da parte nostra.

Suggerisco di investire nel rinnovo e nel restore del dominio piuttosto che aspettarne la cancellazione, è davvero alto il rischio di perderlo definitivamente. Purtroppo è già capitato di vedere domini cancellati e registrati a nome di società che si occupano di “park domain“, aziende leader nel settore che registrano i domini cancellati per poi rivenderli a prezzi elevati. Sarà poi necessario contattare il Registro e valutare la possibilità di un’opposizione per un’eventuale riassegnazione del dominio, tempi e costi ben oltre l’investimento del rinnovo e restore.


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