Tutti noi conosciamo i domini .COM, nella vita almeno una volta ci siamo imbattuti in un dominio con questa estensione o abbiamo sentito parlare delle aziende “dot com”. Infatti è l’estensione più utilizzata al mondo con ben oltre 114 milioni di domini registrati che rappresentano il 40% della totalità dei domini (circa 359 milioni).

Facciamo comunque un po’ di chiarezza per chi ne ha solo sentito parlare ma non conosce nel dettaglio cosa sta dietro ad un’estensione .COM

Cos’è ICANN?

ICANN  è l’acronimo di Internet Corporation for Assigned Names and Numbers, si tratta di un ente no profit.

Questo ente ha la responsabilità di assegnare gli indirizzi IP (Internet Protocol), di gestire il sistema dei nomi a dominio generici di primo livello (generic Top-Level Domain, gTLD, come i .com, .net, .info) e dei country code Top Level Domain (ccTLD), che identificano uno specifico territorio (.uk per il Regno Unito, .it per l’Italia), nonché i root server.

Avendo alla base una partnership pubblico-privato, ICANN ha la funzione di salvaguardare la stabilità operativa di Internet, di promuovere la competizione a livello di mercato dei nomi a dominio, di garantire il più elevato livello di rappresentatività della comunità Internet e di sviluppare politiche coerenti con il suo mandato tramite processi partecipati e consensuali.

Fate molto attenzione ai punti evidenziati perché stiamo per assistere ad una totale mancanza di trasparenza e coinvolgimento della comunità internet in una scelta che costerà agli utenti svariati milioni di dollari all’anno.

Chi è Verisign, Inc?

Verisign è una società privata (for profit) che ha il mandato da parte di ICANN di operare e gestire il top level domain .COM

Verisign non vende direttamente agli utenti, ma ai Registrar, ovvero agli operatori, a condizioni pubbliche. Gli operatori, a loro volta, sono poi liberi di vendere i domini .COM all’utente finale con la propria politica di prezzo.

Cosa sta per succedere ai prezzi dei domini .COM?

Il 3 Gennaio 2020, l’ICANN ha annunciato un cambiamento radicale nel contratto con Verisign. I due soggetti in questione (ICANN e Verisign) hanno mutualmente fatto questi cambiamenti in segreto, senza consultarsi o includere nelle trattative la community ICANN o quella degli utenti Internet.

Ecco i principali cambiamenti che sono stati progettati:

  1. AUMENTO DEI PREZZI
    Verisign sarà autorizzata ad aumentare il prezzo wholesale dei domini .COM (ovvero il prezzo agli operatori) del 7% ogni anno nel 2020, 2021, 2022 e 2023. Dopo due anni di “blocco” del prezzo, Verisign potrà ulteriormente aumentare il prezzo del 7% annualmente dal 2026 al 2029 seguiti ancora da due anni di “blocco”. Questo significa che in 10 anni il costo dei domini .COM sarà aumentato di circa il 70%, una follia considerando che il mercato dei domini lavora con margini bassissimi, questo significa che tutto l’aumento passerà all’utente finale con rincari per milioni di euro.
  2. ICANN RICEVERA’ $20MILIONI DI DOLLARI EXTRA
    Con questo cambiamento di contratto, Verisign accetta di pagare a ICANN $20 Milioni di dollari extra su 5 anni per supportare iniziative riguardo la sicurezza e la stabilità del sistema dei nomi a dominio. Non c’è però nessuna spiegazione perché Verisign debba farlo e come ICANN spenderà questo denaro o comunque come assicurerà che i fondi saranno spesi in modo corretto.
  3. VERISIGN PUO’ OPERARE COME DOMAIN REGISTRAR
    ICANN ha una regola restrittiva per chi opera un TOP LEVEL DOMAIN, ovvero, Verisign non può vendere direttamente agli utenti finali. Il nuovo contratto invece, permette a Verisign di farlo, non direttamente, ma diventando un rivenditore di uno dei suoi registrar. Il risultato è che l’azienda che detiene il controllo dei prezzi di circa l’80% dei registrar che vendono domini, diventerà un loro competitor non alla pari.
  4. ICANN IGNORA I FEEDBACK DELLA COMMUNITY
    ICANN ha ignorato i commenti della community. già durante l’ultimo aumento dei prezzi per i domini .ORG .INFO e .BIZ

Come possiamo impedire l’aumento dei prezzi dei domini .COM?

Possiamo far sentire la nostra voce, ognuno di noi in qualità di utente Internet può farlo.

Questo cambiamento avrà un impatto su internet per gli anni a venire e solo ICANN e Verisign hanno partecipato in questa decisione.

Ecco cosa possiamo (e dovremmo) fare:

Far sapere a ICANN cosa ne pensiamo

Nel vero senso della parola! Direttamente sul sito di ICANN c’è infatti la possibilità di inviare un commento in merito all’emendamento rilasciato proprio il 3 Gennaio 2020 che riguarda appunto l’aumento dei prezzi dei domini .COM che vi abbiamo appena segnalato.

Il periodo per i commenti pubblici è aperto esclusivamente fino al 14 febbraio 2020, a questo link:

ICANN.ORG/PUBLIC-COMMENTS

Utilizzando i punti che abbiamo elencato in questo articolo e aggiungendo una vostra personalizzazione potete far sentire la vostra voce in merito a questa decisione presa da ICANN e Verisign. Ovviamento, personalizzando il commento, questo sarà molto più rilevante.

Tutti gli utenti internet sono toccati da questo cambiamento, quindi tutti insieme dobbiamo dire ad ICANN che non lo vogliamo!

Vi invitiamo quindi a visitare il sito di ICANN ed inviare al più presto i vostri commenti se vogliamo fermare questo folle aumento dei prezzi per i domini .COM!

Chi è HOST

Host spa è tra le 10 aziende italiane accreditate ICANN (dato al 12 febbraio 2020) che opera nel settore della registrazione dei domini da ottobre 2002.

Contributi

Questo post è stato scritto ispirandosi alla “guerra” che anche Namecheap sta portando avanti in questi giorni con il post sul loro blog.

ICANN Allows .COM Price Increases, Gets More Money


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